L’Autunno del Malcontento

L’Autunno del Malcontento: la vera faccia dell’effetto Draghi

E mentre i giornali e le TV ci raccontavano la favola che con il deus ex machina di finanza e Confindustria si erano spalancate le porte del Paradiso a tutto il Popolo Italiano…  da dietro al sipario di questa farsa mediatica si vedeva la mano del grande uomo che seminava tempesta…

Non ci siamo accorti che mentre il suo vassallo di Rignano gli accreditava vittorie sportive e musicali, viaggi spaziali e la creazione dell’Universo intero, l’Uomo dell’Eni passava tutte quelle leggi che hanno portato al malcontento di questo autunno?

Domanda semplice… Chi ha di suo pugno imposto i licenziamenti, persino cambiando il disegno di legge del Ministro Orlando dopo l’approvazione del Consiglio dei Ministri? E con quell’atto il Gran Ministro Universale buttava anche decine di migliaia di famiglie sulla strada. Lo so, i giornali e i telegiornali sono distratti, ma nella sola Roma lo stesso decreto dà  la via libera agli sfratti ed ha tolto la casa a 45.000 famiglie.

Tutto ciò con poco più di mugungni sotto voce da parte del Partito Democratico, ed opposizione da Sinistra, che però non ha avuto né risonanza, né l’orecchio dei giornalisti, o cosiddetti tali, troppo occupati a ripetere ad infinitum una propaganda che, se non per gestione, di certo deve molto agli insegnamenti di quell’altro “venerabile”, Licio Gelli – quello della P2. Non dobbiamo nemmeno ricomporre “l’albero genealogico” degli attuali governanti per vedere la paternità di questo Governo di Confindustria, ed altri interessi, ma non di certo quelli del Popolo Italiano.

Eh, ma loro sono “migliori” (di noi non hanno osato dirlo, ma lo hanno inteso e fatto intendere). Ed è con la loro “migliorità” che ci hanno abbagliato mentre tagliavano il cashback, riducevano i sostegni, rimpiazzavano decine di migliaia di contratti a lungo termine con lavoro temporaneo, magari pure “stagisti”, che tanto quello che conta è avere statistiche sommarie da sventolarci in faccia dall’alto del palco mediatico di televisioni e testate colluse.

Eh, ma mentre si sentivano così migliori perché il loro Generale portava finalmente avanti una campagna vaccinale, e lo faceva con un coro di neoliberisti che faceva notare… Boh? Che ora abbiamo i vaccini ma prima no? Boh, che un giorno su dieci si sono raggiunti i target giornalieri? Boh, che il generalissimo della sanità appare e scompare dal piccolo schermo a seconda che ci siano buone o cattive notizie… Però ora, e siamo ad ottobre, beh, almeno ora si pensa di poter raggiungere i target di vaccinazioni di… maggio! Non prossimo, ma scorso!

Mentre ci narravano tutti storie da un universo parallelo, l’Eni e le altre Sette Sorelle decidevano di speculare sul gas, e di questi aumenti di bollette, beh, se i TG vi avessero informati ne staremmo parlando da mesi… Ma ormai le notizie si passano sottovoce fino a che non servono o non se ne trova un utilizzo propagandistico.

Ed è così che il Presidente del Consiglio dei Potenti regala 1.3 miliardi dei nostri alla stesa Eni che lui svendette ai privati... Giusto perché non alzasse le bollette, o forse perché lui l’Eni la voleva regalare via ai suoi amici, e si era sbagliato a svenderla anni fa? Lo dico perché a conti fatti, Draghi ha in pochi mesi rimborsato quasi tutti i soldi che i privati avevano pagato per “comprarsi” l’Eni. Eh sì perché non si dice che la prima cosa che questo governo calato dall’altro ha fatto è stato dare 3 miliardi dei nostri, dall’allora Recovery Fund a… indovinato! All’Eni, ovviamente. E li ha dati per rovinare Ravenna e dipingersi di verde le mutande sporche di petrolio, con quello scempio detto “offsetting” un insulto alla Scienza e alla “transizione ecologica”. Anzi, un insulto alla Natura ed al buon senso.

Ed infatti l’annuncio è arrivato da CingolEni solo quando ha trovato un pretesto per attaccare con una menzogna indecente gli “ambientalisti radical chic”.  Mi correggo, le balle spaziali erano due dall’ex lobbista di armi e brevetti inutili… Non sarebbero comunque aumentate del 40%, ma dovevano spaventarci intanto che la colpa era degli ambientalisti che non c’entravano nulla… Poi hanno rifilato dei finti saldi e vogliono pure essere ringraziati. Poco è servita la pronta smentita da tutti i competenti. Ormai la bugia era passata e ci hanno tratto il massimo profitto (eh, sono neoliberisti, cosa ci dobbiamo fare?).

E così la menzogna ha fatto da fondamenta per un’altra campagna propagandistica, quella del nucleare, ed ovviamente ci sono multinazionali al plutonio che si sentono offese per essere escluse dal Recovery Fund

Recovery Fund prontamente rinominato PNRR, acronimo ampliamento incompreso ma che suona tanto come “pernacchia al Popolo”.

Ma sono solo 200 i nostri miliardi che vanno a multinazionali e Confindustria, e chissà quanti alla mafia. Cosa volete che siano? Per quello non se ne è parlato. Era meglio distrarre con partite di calcio qualora disponibili ed anche con la strizza per milioni di famiglie che si son sentite dire che, no… a voi tagliamo il Reddito di Cittadinanza perché non è “educativo”…

Ma di verde hanno veramente fatto qualcosa, forse con ironia acida tipica di chi non prova nulla davanti agli occhi di bambini che soffrono, figurarsi fiumi che si tingono di nero… E siccome bisognava parlare di “green” per infangarlo si sono messi a seminare le solite cause di questo malcontento. Anzi no… A sto giro sono passati direttamente alle talee.

Entra in scena il green pass; misura voluta da Confindustria e volutamente divisiva – dei  lavoratori e delle lavoratrici ovviamente!

Si può essere d’accordo o no con questa misura, ma non si può negare che il Gran Banchiere Draghi non abbia ascoltato le parti coinvolte prima di approvarla. Misura codarda, come ci fa notare il Prof Alessandro Barbero… Misura di un governo di dragoni che non osa prendersi le sue responsabilità e mettere l’obbligo vaccinale e preferisce farlo entrare dalla finestra. Ovviamente colpendo in primis lavoratori e lavoratrici.

Ma quando lo storico ne parlò era troppo tardi, media e pupazzi mediatici ben noti erano già schierati – su tutti e due i fronti! O sei con noi o contro di noi! E dai che si va avanti ad alimentare conflitto! Ma lo scontro sul green pass fa comodo: perché se questo colpisce solo parte dei lavoratori, e il discorso è finito con “io non ti pago i tamponi”… Beh, sono giorni che non si parla d’altro, anzi settimane ed anzi… Non si parla di ciò che colpisce tutti i poveri…

Prezzi alle stelle degli alimentari? Chissenefrega! Bollette impagabili? Chissenefrega!  Sfratti? Chissenefrega! Licenziamenti? Chissenefrega! Delocalizzazioni? Chissenefrega! Morti sul lavoro? Chissenefrega! Povertà in crescita? Chissenefrega! 

– Green pass! Green pass! Green pass!!!

Figurarsi se si possano mettere in agenda l’equità territoriale, il cambiamento climatico, il bene della Natura e degli animali, lo stato delle scuole, delle periferie, persino la mafia è diventata una nota a piè di pagina del green pass!

E se poco tempo fa si parlava di DDL Zan, guerre infami, diritti dei lavoratori e lavoratrici, la tampon tax? Ve la ricordate? O tutto è sparito in questo tifo da stadio su un solo tema?

Ma il malcontento va raccontato tutto, e non canalizzato e manipolato. E mentre l’Uomo delle Banche semina divisione, gente della stesa galassia, i giornalisti e i fascisti cosa fanno? Ci distraggono! Ci distraggono e nascondono la mano che ha seminato questo Autunno del Malcontento

E cosa fanno i servi dei “padroni” da ormai un secolo come professione? Puntano il dito lontano dal loro padrone… Un tableau di leonardesca memoria che si ripete come un’ultima cena ridotta a siparietto di cattivo gusto su TV, media, giornali con politici e opinionisti e tanti pupazzi mediatici sui social.  Ma basta guardarne una di mano, quella che leccano per vedere cosa sta succedendo… 

E sì, la mano l’abbiamo vista, e no, l’Uomo delle Multinazionali non ha nemmeno l’attenuante dell’incompetenza… Alla fine, lo dice lui che è “migliore”…

 

Adriano Bulla, 13 ottobre 2021

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